Scala delle difficoltà ESCURSIONISTICHE | |
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T | Stradine, mulattiere e sentieri comodi privi di tratti esposti; durata massima del percorso 3 ore; ben segnalato e senza problemi di orientamento; quota massima inferiore ai 2000 metri. |
E | Sentieri e tracce più o meno sconnessi; tracciati su pendii ripidi dove si prevede l'uso delle mani per mantenere l'equilibrio; percorsi dove è possibile la presenza di brevi tratti innevati; itinerari su terreno facile ma di durata superiore alle 3 ore; territorio che può presentare problemi di orientamento; quota massima superiore ai 2000 metri. |
EE | Tracce su terreno impervio e/o scivoloso; pietraia d'alta quota; tratti privi di segnalazione e di punti di riferimento noti. |
EEA | Percorsi attrezzati con corde fisse, catene o scale, obbligatorio l'uso di imbrago, set da ferrata con dissipatore e casco. |
EAI | Escursioni con o senza racchette da neve o sci in ambiente innevato. |
Scala delle difficoltà ALPINISTICHE |
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I percorsi alpinistici richiedono buon allenamento ed esperienza di montagna oltre all'uso continuato dell'attrezzatura tecnica.
Qualsiasi difficoltà alpinistica è da considerare superiore a quelle escursionistiche. è una valutazione complessiva, sia del livello
tecnico che dell'impegno globale, anche psichico, richiesto da un' ascensione: non rappresenta perciò né la somma né la media delle
difficoltà tecniche dei singoli passaggi. Influiscono invece l'asprezza della montagna, l'isolamento, la variabilità di condizioni
del terreno (se misto), la qualità della roccia, la difficoltà di una ritirata, della posa di punti di assicurazione, ecc.
Viene espressa mediante le sette sigle seguenti, ed è completata dall'indicazione dei passaggi di massima difficoltà: F = Facile PD = Poco Difficile AD = Abbastanza Difficile D = Difficile TD = Molto Difficile ED = Estremamente Difficile EX (ABO) = Eccezionalmente Difficile Aggiungendo a ognuno di questi gradi il segno di più (+) o meno (-) accanto alla sigla si ottengono i gradi intermedi. |