ANNULLATA CAUSA MAL TEMPO
PARCO DELLE GROANE E DELLA BRUGHIERA BRIANTEA
Informazioni Utili
Ritrovo: 9.30 CARUGO Parcheggio scuole - 8.30 Cesate Parcheggio Cimitero (via Dante Cesate)
Trasporto: MEZZI PROPRI
ISCRIZIONE ENTRO
Il nome della Brughiera deriva da brucus, termine tardolatino di origine celtica usato per indicare una pianticella dalle foglie molto piccole e con fiori rosa a forma di campanella, così numerosi da formare una macchia unica. Il brugo, il cui nome scientifico è Calluna Vulgaris, è una pianta che fa parte della famiglia delle Ericaceae, che predilige terreni poveri e argillosi ed è indicatrice dell’acidità del suolo.
Si estendeva sul territorio di 9 comuni e di 2 province per un'estensione complessiva di 2.603 ettari. Confinava a sud-est con il PLIS Brianza Centrale di Seregno e a nord con il Lago di Montorfano.
A causa del terreno "povero" di sostanze nutritive, soprattutto per il fatto che il territorio del Parco era in passato ad uso escavatorio, la flora arboricola nelle zone più basse dei boschi è composta soprattutto da latifoglie, come la Farnia, il Ciliegio, il Carpino bianco, il Tiglio, il Frassino e l'Acero campestre. Nelle aree umide sono presenti invece l'Olmo e l'Ontano nero. Gran parte dei boschi del Parco è però dominata dalla Robinia, albero ormai tipico della brughiera lombarda, anche se di origine nordamericana.
Associato al brugo, nel parco troviamo altre piante pioniere come Molinia caerulea, una graminacea che può raggiungere anche i 2 m di altezza, il Pioppo Tremulo e il Salicone, piante che con il loro rapido sviluppo proteggono il terreno dall'erosione.
Oltre alle numerose specie di piante ad alto fusto nella brughiera troviamo varietà arbustive fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema.
Tra queste ci sono: il biancospino, il corniolo, la frangola, il sambuco, l’evonimo, il prugnolo, la rosa canina, il ligustro, la ginestra, il nocciolo.